RIDUZIONE SENO MASCHILE
Come ridurre la ginecomastia nell’uomo
Con il termine ginecomastia (o pseudo ginecomastia, nel caso di solo accumulo adiposo) si indica l’ipersviluppo della ghiandola mammaria e la concentrazione di massa adiposa sul seno dell’uomo. L’intervento di riduzione del seno maschile è tecnicamente poco complesso e definitivo, sebbene i risultati possano variare in funzione delle condizioni pre operatorie.
Ginecomastia: cause
La ginecomastia vera è dovuta alla crescita ipertrofica della ghiandola mammaria, che come abbozzo involuto può essere normalmente presente negli uomini, al di sotto del capezzolo. La maggior parte delle ginecomastie è di natura fisiologica (ginecomastia neonatale, puberale e senile).
L’ipertrofia può derivare da diverse cause e può essere:
- di natura idiopatica (costituzionale, nel 25% dei casi);
- legata a una disfunzione ormonale (alterazioni endocrinologiche: ridotta produzione di testosterone o aumentata produzione di estrogeni e prolattina);
- indotta dall’assunzione di determinati farmaci.
Generalmente la ginecomastia è bilaterale. A volte l’aumento del seno può essere asimmetrico oppure, con minore frequenza, può interessare una sola mammella.
La ginecomastia negli adolescenti può spesso essere transitoria. In presenza della problematica tra i giovanissimi, è buona norma consultare uno specialista endocrinologo e attendere la maggiore età per ricorrere alla chirurgia plastica. La ginecomastia può presentarsi anche come mista: una ipertrofia ghiandolare con iperaccumulo di grasso.
La pseudo ginecomastia (falsa ginecomastia) è dovuta a un aumento del tessuto adiposo sottocutaneo della regione mammaria o anche di tutta la regione pettorale. Spesso è legata a condizioni di sovrappeso e obesità del soggetto maschile.
Tumore al seno nell’uomo
Occorre fare attenzione alla crescita di una ghiandola mono-laterale che può essere segnale della presenza di un cancro della mammella. Il tumore al seno maschile è molto raro. Generalmente viene diagnosticato poco prima dei 70 anni ma può insorgere anche sotto i quarantacinque anni. In questo caso, presenta caratteristiche di tipo eredo-familiare.
Come si svolge l’intervento
L’intervento di riduzione del seno maschile si effettua generalmente in anestesia locale accompagnata da sedazione endovenosa. Meno frequentemente si pratica un’anestesia generale. L’approccio chirurgico dipende dalla diagnosi e dalla gravità della deformità, che può essere lieve, moderata e severa. L’intervento prevede:
- l’asportazione della ghiandola mammaria (mastectomia sottocutanea attraverso incisione dell’areola);
- l’aspirazione del grasso mediante un’incisione di 3 millimetri circa, seguita dall’inserimento di cannule (liposuzione o lipoaspirazione);
- la riduzione dell’areola molto grande o dell’eccesso di pelle in caso di mammelle grandi (intervento di mastopessi).
La durata dell’intervento varia dai quaranta-sessanta minuti all’ora e mezza o più. Il ricovero è generalmente di poche ore o in day surgery. Il costo può quindi variare.
Decorso post-operatorio
In seguito all’intervento di riduzione del seno maschile l’area operata è fasciata con un bendaggio elastico che viene rimosso dopo cinque-sette giorni. Il periodo di convalescenza è indicativamente di dieci giorni. In seguito all’intervento permane una piccola cicatrice nel punto di inserimento della cannula o una cicatrice periareolare in caso di rimozione della ghiandola iperplasica.
Riduzione seno maschile: risultati
I risultati dell’intervento sono immediatamente apprezzabili dopo la riduzione degli edemi. Possono inoltre migliorare nel corso dei primi quattro-sei mesi post-operatori. Un ciclo di linfodrenaggio manuale o idromassaggio facilita il riassorbimento degli edemi. Va evitata l’esposizione prolungata al sole per i venti-trenta giorni successivi all’operazione.
Le informazioni sulle eventuali controindicazioni e complicanze di ogni intervento chirurgico saranno fornite durante la prima visita, in seguito all’esame del caso specifico.
- CHIRURGIA DEL SENO