VERTICAL PLANE
Evoluzione della Mastoplastica Dual Plane
Presentata in anteprima mondiale a Miami nel 2018, nel corso del 24° Congresso ISAPS (International Society for Aesthetic Plastic Surgery), la Vertical Plane è un’innovativa tecnica di chirurgia mastoplastica ideata ed eseguita dal Dott Egidio Riggio.
Vertical Plane: la tecnica
La tecnica Vertical Plane è una variante della classica tecnica sottopettorale Dual Plane, con impianto di protesi anatomica o rotonda in silicone. Prevede un’incisione del muscolo gran pettorale dal bordo libero fino all’altezza del capezzolo, abbinata all’incisione delle inserzioni infero-mediali del muscolo. Ha al suo attivo oltre 600 impianti mammari con ottimi risultati, con follow-up di controllo superiori ai 10 anni.
Vantaggi della Vertical Plane rispetto alla procedura sotto-ghiandolare o ad altre tecniche Dual Plane
– Minore invasività;
– Espansione parte centrale e inferiore del seno;
– Poco dolore e rapida guarigione;
– Nessuna retrazione verso l’alto del pettorale, quindi minore effetto “rippling”;
– Preservazione totale del supporto sanguigno al seno, perciò meno atrofia e più calore al seno;
– Prevenzione della deformazione creata dalla contrazione attiva del muscolo;
– Risultato naturale che dura nel tempo
– Ideale per protesi rotonda e protesi anatomica.
La tecnica Vertical Plane è particolarmente indicata per le pazienti che presentano una corporatura magra, sulle quali il risultato della mastoplastica additiva è molto più difficile da raggiungere in modo naturale.
La Vertical Plane permette di ridurre le complicanze legate al posizionamento della protesi sotto il muscolo, come il movimento anomalo che a volte il muscolo pettorale compie in massima contrazione, andando a deformare o a spostare la protesi. Si tratta di un difetto che comporta molto fastidio alle pazienti e che si verifica soprattutto nelle donne magre. Attraverso questa metodica, si può ottenere un risultato naturale anche nei movimenti del corpo..
Sul profilo estetico la tecnica riduce sensibilmente anche l’effetto “rippling” (ovvero la comparsa di rughe, pieghe o ondulazioni, che non si manifesta subito dopo l’intervento di aumento del seno ma dopo qualche mese o anche a distanza di anni), poiché permette di coprire molto meglio la protesi nella parte interna parasternale del corpo.
Nella fase di intervento chirurgico, la Vertical Plane non prevede nessuno scollamento della ghiandola dal muscolo, caratteristica che riduce notevolmente il dolore post operatorio.
Come ulteriori vantaggi, la tecnica Vertical Plane mantiene una maggiore copertura della protesi da parte del muscolo e consente di non tagliare tutti i vasi sanguigni che portano sangue alla ghiandola. In questo modo, la mammella si mantiene più trofica. Un apporto di sangue significa anche un calore maggiore per la ghiandola: si limita perciò quella sensazione di seno freddo avvertita spesso dalle donne con protesi.
Il mantenimento di fibre muscolari internamente e esternamente il polo centrale e inferiore di una protesi consente dinamicamente di esaltare la forma anatomica di una protesi e in particolar modo modellare la protesi liscia in modo da ridurre l’effetto eccessivamente bombato sui lati grazie alla preservazione delle bande di muscolo pettorale sui lati possibile solamente con la vertical plane. Grazie a questo accorgimento ideato dal dott. Riggio, la tecnica Vertical plane dimostra di essere la migliore scelta specialmente in caso di mastoplastica con protesi rotonde, sia testurizzate che lisce laddove consente di ridurre potenzialmente il rischio di slittamento, rotazione, e retrazione capsulare maggiormente presente a carico delle protesi lisce sia inserite in una tasca sottoghiandolare che sottopettorale.
Le informazioni sulle eventuali controindicazioni e complicanze di ogni intervento chirurgico saranno fornite durante la prima visita, in seguito all’esame del caso specifico.
- CHIRURGIA DEL SENO