Il dott. Egidio RIggio è da molti anni consulente per la senologia per le donne a rischio genetico, a Milano. Ha in passato svolto per anni attività ambulatoriale di prevenzione del tumore al seno come senologo per Associazione Onlus di lotta al cancro femminile a MIlano e Monza. Tiere conferenze pubbliche di educazione sanitaria per le donne che spaziano a 360 gradi sul seno, sugli aspetti sia oncologici che estetici. Questa esperienza è un valore aggiunto che pochi fra i chirurghi migliori in Italia o all’estero posseggono, e che completa sinergicamente l’esperienza da chirurgo plastico “senologo” oncologo a quella da chirurgo plastico ricostruttore dopo asportazione del tumore, e infine a quella da chirurgo estetico per le mastoplastica additiva e riduttiva e per la mastopessi. Nel 2018 è stato nominato fra gli esperti della Commissione senologica oncologica della Regione Sicilia per la riqualificazione ed organizzazione delle nuove Breast Units, centri specializzati atti a curare il cancro della mammella. secondo i migliori standards scientifici e clinici.
Il tumore al seno rappresenta la neoplasia più frequente per incidenza nella popolazione femminile. Dai dati emerge che una donna su otto-dieci si ammala di questa tipologia di tumore nel corso della sua vita. Nel periodo compreso tra il 2003 e il 2018, il trend di diffusione appare in lieve crescita, risultando pari a un +0,3% per anno, mentre continua a diminuire la mortalità (-0,8% per anno). La ereditarietà o familiarità del carcinoma mammario è sopravvalutata. Non è vero che aver un caso o due nello stesso gruppo familiare vuol dire automaticamente essere geneticamente a rischio. Solo il 10% delle donne colpite dal tumore mostrano la mutazione genetica, propriamente di tipo BRCA1 e BRCA2. Questa mutazione comporta anche il temibile rischio di un tumore ovarico, per cui il consiglio di ovariectomia profilattica per via laparoscopica è raccomandato. Per chi avesse dubbi sulla familiarità dovrebbe sentire il parere di un senologo e poi del medico genetista prima di effettuare qualunque test. Una parte di queste donne a rischio sceglie di fare l’intervento profilattico completo come successe alcuni anni fa all’attrice Angelina Jolie, altre si sottopongono a stretti controlli semestrali strumentali.
La prevenzione del seno riguarda tutte le donne ed è essenziale per scoprire i tumori quando sono ancora in fase iniziale, aumentando così le probabilità di guarigione. Come succede anche per i tumori del collo dell’utero con l’esecuzione periodica della visita ginecologica con Pap test. Pur aggirandosi intorno a una percentuale pari o superiore all’85% dei casi, varia da regione a regione e da Nord a Sud, la guarigione potrebbe raggiungere obiettivi decisamente più alti, se si mettesse in atto un’adeguata prevenzione e un adeguato e tempestivo protocollo diagnostico e terapeutico.
Per poter prevenire il tumore alla mammella è caldamente raccomandabile effettuare:
Questa prevenzione, secondaria, non riduce l’incidenza dei tumori che può riuscire con una prevenzione primaria ma consente di far scoprire tumori in fase iniziale e di poter curarsi adeguatamente fino alla guarigione.
Con l’intervento di quadrantectomia si asporta esclusivamente il quadrante mammario colpito dal tumore, può essere supero-esterna più frequentemente o inferiore o superiore (supero interna) o infero-interna. La mastectomia prevede invece l’asportazione di tutto il seno, compresa o meno la zona del capezzolo; quando si può conservare areola e capezzolo la mastectomia si chiama con termini inglesi nipple-sparing. o NAC-sparing (NAC sta per Nipple Areola Complex) L’intervento di mastectomia è generalmente indicato quando il tumore supera i 2-2,5 cm, o quando è multicentrico, ovvero quando interessa più aree del seno o interessa la zona sottostante il capezzolo in una mammella di piccole dimensioni.
La ricostruzione del seno è parte integrante della cura del tumore al seno, sia nel caso di asportazione parziale sia nel caso di mastectomia. La chirurgia ricostruttiva è finalizzata a ridare forma, volume e simmetria alla mammella perduta. La ricostruzione del seno non interferisce con l’evoluzione della malattia tumorale né impedisce i futuri controlli. Tale opportunità deve essere offerta a tutte le pazienti, al fine di ottenere un miglioramento sia fisico che psicologico.
Ulteriori informazioni sulla ricostruzione della mammella sono disponibili a questo link
Le informazioni sulle eventuali controindicazioni e complicanze di ogni intervento chirurgico saranno fornite durante la prima visita, in seguito all’esame del caso specifico.
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