L’invecchiamento del viso è un fenomeno in parte fisiologico in parte legato al proprio stile di vita. Sotto il profilo fisiologico, con il passare del tempo, la pelle perde elasticità, volume e compattezza; la muscolatura e i tessuti cedono; compaiono rughe, raggrinzamenti, solchi e macchie. Nel processo di invecchiamento cutaneo giocano inoltre un ruolo determinante abitudini scorrette come un’esposizione sbagliata al sole, un’idratazione inadeguata, una cattiva alimentazione e il vizio del fumo. Per queste cause l’invecchiamento della pelle, della sua texture, può già far vedere i suoi effetti fra i 30 e 40 anni, particolarmente per la pelle più delicata del viso femminile e per le pelli più chiare. Sulla base delle caratteristiche e delle necessità soggettive del paziente, è possibile intervenire con trattamenti di ringiovanimento e rivitalizzazione del viso, che ridanno turgore alla pelle, aumentano l’elasticità dei tessuti, ripristinano la compattezza cutanea e risolvono antiestetiche discromie. A chi si rivolge? a tutti, donne e uomini, dai 30 ai 70 anni. Nei più giovani, 30-40 anni,ha una funzione preventiva, soprattutto, più efficace di quella curativa e correttiva eseguita in fasce di età superiori..
Nella scelta del trattamento estetico adeguato risulta essenziale il ruolo del medico, che garantisce un’attenta valutazione dei fattori dai quali derivano la lassità cutanea e la formazione degli inestetismi.
Con i peeling si realizza un’esfoliazione controllata della pelle attraverso l’uso di sostanze chimiche acide (dalla lingua inglese “to peel”, pelare). L’eliminazione degli strati superficiali favorisce il turnover cellulare, coadiuvando la produzione di nuove cellule. L’azione del peeling rende inoltre la pelle levigata, luminosa e compatta, poiché stimola i fibroblasti a produrre collagene. Per il peeling chimico sono generalmente usati vari acidi. Esistono peeling superficiali, medi e profondi in funzione della profondità di penetrazione attraverso la pelle. Tra i più utilizzati, ci sono l’acido glicolico e l’acido salicilico. In virtù della sua struttura molecolare molto piccola, l’acido glicolico penetra meglio tra le cellule superficiali, riuscendo a eliminare con facilità quelle vecchie. L’acido salicilico è diffusamente usato per le pelli grasse, per la sua efficacia su comedoni e piccoli foruncoli, e per le cuti che presentano macchie. Uno specifico e di più recente introduzione peeling è lo Yellow peel applicato superficialmente su cute di viso, collo, décolleté e mani.
Il peeling è utilizzato anche per correggere gli esiti dell’acne superficiali. Le fastidiose cicatrici da acne possono essere eliminate con tecniche di dermoabrasione meccanica (dermaroller) o laser full-face. Lo Skin Needling si impiega anche per la rigenerazione epidermica, cutanea.
I trattamenti che agiscono sulla pelle devono migliorarne la compattezza e la struttura (texture) del derma, attenuando la profondità delle rughe e stimolando l’idratazione, la produzione di collagene, l’elasticità e il turgore. Il risultato auspicabile è quello di una biostimolazione e biorigenerazione, che preservano e restituiscono alla pelle un aspetto giovanile, aumentando visibilmente la tonicità e contrastando l’azione dei radicali liberi, tra i principali fattori che contribuiscono a un invecchiamento precoce. La medicina moderna offre diverse soluzioni per raggiungere l’obiettivo.
L’invecchiamento cutaneo viene contrastato,somministrando sostanze attive, quali acido ialuronico, vitamine, aminoacidi precursori del collagene e dell’elastina, per via intradermica, ovvero iniettando una piccola quantità delle sostanze stesse, pari a circa 0,1 ml, nello spazio tra l’epidermide e il derma.
Tra le più utilizzate l’acido ialuronico, un polisaccaride naturalmente presente nel nostro organismo. Attraverso microiniezioni di questa preziosa sostanza sotto forma di gel, la ruga viene sollevata naturalmente, scaturendo in un risultato molto gradevole.
L’ultima innovazione sono i polinucleotidi ad alto peso molecolare, elementi base del DNA, prodotti di sintesi ma altamente purificati, anallergici e naturali che mostrano una capacità non solo di biostimolazione ma di vera e propria biorigenerazione di tutte le strutture della pelle (in primis fibroblasti e cellule staminali) e rispettando il tempo biologico della neoformazione del tessuto. Quindi ottima riparazione, rivitalizzazione e rigenerazione del viso, del décolleté e di altre parti del corpo sottoposte a precoce invecchiamento (dorso mani, interno braccia, interno cosce e anche la testa laddove comincia una perdita di capelli). Può sostituire in modo più pratico, eseguibile facilmente in uno studio medico, la metodica del PRP.
I vari preparati iniettabili garantiscono tutta una serie di effetti antiaging: stimolazione della crescita cellulare, rigenerazione, protezione cellulare, idratazione profonda, ottimizzazione della luminosità, riempimento delle rughe.
Il Soft Lifting con fili in PDO (polidiossanone) è un trattamento antiage di ultima generazione, che garantisce un duplice effetto di trazione e biostimolazione. Vengono utilizzati sottilissimi fili in polidiossanone, un materiale completamente bio-riassorbibile e antimicrobico, già usato in chirurgia generale e specialistica per i fili di sutura. I fili in polidiossanone sono inseriti delicatamente nel tessuto cutaneo attraverso un ago sottilissimo e formano un reticolo. Altro materiale alternativo al PDO è il PLLA, l’acido polilattico che viene lentamente dissolto ridando alla pelle più tonicità e luminosità. Il risultato che si ottiene è piacevolmente naturale e migliora progressivamente nelle ore successive al trattamento. Dopo pochi giorni, il viso acquisisce compattezza, turgore e lucentezza. La metodica stimola il microcircolo, il metabolismo e la produzione di collagene nelle regioni trattate. Al meccanismo di biostimolazione si affianca anche uno stimolo meccanico, che garantisce un evidente effetto “lifting”. Dopo otto mesi circa dal trattamento i fili risultano totalmente riassorbiti, ma i benefici estetici raggiunti e l’effetto lifting perdurano nel tempo, restando visibili molto più a lungo.
Il PRP, acronimo che indica Plasma Ricco di Piastrine, è un’innovativa tecnica di biostimolazione e biorigenerazione. La metodica prevede un prelievo di 5-10 ml di sangue del paziente, che viene centrifugato ottenendo un siero gelatinoso, ovvero il Plasma Ricco di Piastrine. Il siero viene successivamente applicato con microiniezioni sulla pelle, a pochi millimetri di profondità. Una volta iniettato il Plasma Ricco di Piastrine stimola e accelera la rigenerazione dei tessuti, sia superficialmente nell’epidermide sia profondamente nel derma, attenuando così rughe e pieghe. La metodica garantisce un piacevole effetto naturale: la pelle del viso appare più luminosa, turgida ed elastica. Le rughe risultano appianate. Il trattamento non presenta rischi né effetti collaterali, poiché si basa sull’uso di componenti del sangue del paziente stesso. Il metodo PRP non è utilizzato esclusivamente per il ringiovanimento della pelle ma anche come efficace trattamento contro il diradamento e la caduta dei capelli, prevedendo microiniezioni del concentrato di piastrine sul cuoio capelluto. I risultati efficaci si devono all’azione delle piastrine che sono ricche di fattori di crescita dall’effetto stimolante e rigenerante sulla pelle e sui bulbi piliferi.
Il Nano Fat Grafting è un trattamento che prevede il riempimento delle rughe con una sospensione oleosa (conosciuta come Nano Fat Graf) derivante dal tessuto adiposo lipoaspirato del paziente. La metodica segue le orme del Lipofilling, tecnica ampiamente utilizzata in Chirurgia Plastica. Il tessuto adiposo viene aspirato da una regione donatrice del paziente (fianchi, interno coscia, addome) ed emulsificato ottenendo la sospensione oleosa, successivamente iniettata nelle aree del viso che evidenziano un aspetto privo di volume, un rilassamento della cute e la presenza di rughe. Il Nano Fat Graf è in realtà povero di cellule adipose ma molto ricco di cellule staminali derivate dal tessuto adiposo, nonché di cellule endoteliali, monociti, linfociti, macrofagi e granulociti. Da queste caratteristiche deriva un’eccellente capacità rigenerativa che, oltre a un effetto riempitivo, garantisce come risultato un aumento della lucentezza, del turgore e dell’elasticità della pelle. La metodica consente di ridare volume ad aree del viso che appaiono svuotate, di ridefinire gli zigomi e il profilo del volto, di appianare i solchi nasolabiali e di attenuare sensibilmente le occhiaie. La tecnica è priva di cicatrici e può essere ripetuta in modo da potenziare gli effetti ottenuti in precedenza.
La tossina botulinica è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum che, se iniettata al di sotto della pelle del viso, permette di inibire temporaneamente l’azione dei muscoli mimici, riducendo la formazione delle rughe da espressione. Il botulino, quindi, non corregge volumetricamente la ruga con un riempimento, ma provoca un blocco della contrazione muscolare, che conduce alla successiva distensione della cute. In genere, l’effetto lisciante scompare entro sei mesi, trascorsi i quali si può procedere con una nuova iniezione. Attualmente in Italia esistono diverse formulazioni a base di botulino per uso estetico: di tipo A come Vistabex (equivalente del botox americano), Azzalure, Bocouture e di tipo B come il Dysport, autorizzate dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Per legge l’utilizzo del botulino è riservato agli specialisti durante la visita ambulatoriale ovvero in studi medici attrezzati. Ai fini estetici l’uso del botulino è autorizzato su persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni per le rughe glabellari, ossia quelle verticali che si formano tra le sopracciglia, e per le rughe perioculari, ovvero le cosiddette “zampe di gallina”, quelle rughe sottili che compaiono lateralmente agli occhi. Uso off-label del botulino per la fronte o in microdi per rughe perilabiali (codice a barre) o corde del platysma nel collo
La tossina botulinica viene impiegata contro la iperidrosi ascellare, palmare e plantare, iniettata nello strato profondo del derma agisce riducendo l’azione delle ghiandole sudoripare che producono il sudore in eccesso.
Non agisce sui muscoli della mimica facciale. Si è osservato che una forte diluizione della tossina botulinica iniettata sistematicamente nel derma profondo del viso agisce sulla funzione delle ghiandole sebacee riducendo la formazione di sebo, così da migliorare la trama della pelle.
Le indicazioni possono essere dermatologiche (acne e seborrea, iperidrosi, idrosadenite) e estetiche dalla fronte alla guancia al collo. Questa nuova terapia non sostituisce tutte le altre metodiche messe a punto negli anni ma può integrare gli effetti della biostimolazione in alcuni individui. Quanto dura? fino a 6 mesi massimo, ripetibile.
Sono costituiti da polimeri di molecole differenti (acido ialuronico, polilattico, idrossiapatite, policaprolattone…
Classicamente si dividono in riassorbibili di media e lunga durata, semipermanenti e permanenti. Gli ultimi sono da anni sconsigliati.
Il filler maggiormente impiegato da noi medici specialisti è a base di acido ialuronico.
L’acido ialuronico è un polisaccaride naturalmente presente nel nostro corpo. In determinate concentrazioni, questa sostanza è in grado non solo di riempire le rughe ma anche di stimolare l’idratazione cutanea in profondità, di favorire la produzione di collagene ed elastina, e di proteggere la pelle dalle aggressioni dei radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento precoce. L’azione dell’acido ialuronico consente un riempimento delle rughe d’espressione (naso, labbra, contorno occhi), un’azione volumizzante sulle labbra e un rimodellamento di zigomi e mento. La sostanza viene iniettata sottopelle con apposite siringhe dotate di aghi sottilissimi. Le microiniezioni sono generalmente svolte in sedute ambulatoriali, in seguito alle quali si possono riprendere le proprie attività quotidiane nell’immediato. I trattamenti con acido ialuronico si differenziano tra loro in base alle diverse concentrazioni e fluidità della sostanza e a seconda della profondità e della modalità con cui vengono effettuate le microiniezioni. I filler all’acido ialuronico sono riassorbibili. I trattamenti vanno perciò ripetuti a distanza di tempo, generalmente il trattamento lo si esegue due volte l’anno, salvo ritocchi integrativi..
Per cicatrici più o meno marcate da acne o smagliature del viso, di recente introduzione in medicina estetica è la tecnica del needling o microneedling. In studio, senza anestesia locale, si effettuano queste microincisioni con ago sottile delle cicatrici post-acne allo scopo di scollare il derma e colmare lo spazio creato con gel di acido ialuronico riassorbibile iniettato al fine di impedire una nuova retrazione, ottimi e immediati risultati. Nella medesima seduta possono essere corrette eventuali rughe.
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