Dopo pubblicazione su maggiori agenzie e organi di stampa ANSA, AGI, ASCA, CORRIERE DELLA SERA, Il SOLE 24ore, UNiTA’, LIBERONEWS, anche estere… le avvertenze del dott. Egidio Riggio, chirurgo plastico dell’Istituto Tumori di Milano, fra i miglior chirurghi plastici per la cura del seno, si diffondono nel web

“Il desiderio di molte donne è quello di rifarsi il seno. Quante di noi l’hanno pensato almeno una volta guardandosi allo specchio? La nuova frontiera per realizzare questo sogno si chiama lipofilling che, a differenza di altre tecniche chirurgiche costose e invasive, utilizza il grasso delle cosce, della pancia e dei glutei iniettato nel seno. In sintesi, il riciclo del proprio grasso corporeo per trasferirlo nelle mammelle. Ma non tutto è oro quel che riluce, si usa dire, infatti, gli esperti vogliono dire la loro sugli interventi di lipofilling che stanno notevolmente aumentando negli ultimi tempi,…”

• MONDOBENESSEREBLOG
• TUTTASALUTE.NET – Mastoplastica additiva: il lipofilling è sicuro?
• PAGINEMEDICHE.IT – Allarme lipofilling, l’aumento eccessivo danneggia il seno

A proposito di CELLULE TUMORALIi e CELLULE STAMINALI…

• PIANETADONNA.IT-  Attente alla corretta informazione dei medici, dopo parole del dott. Riggio “…Quindi è bene valutare sempre con attenzione e prima di scegliere quella che è “la tendenza del momento” capire quali possono essere i rischi.”

Salute, aumento seno: lipofilling pericoloso?

• Associazione Italiana di ONCOLOGIA MEDICA
• Associazione Nazionale Donne operate al seno
• MammeDomani.it
• Vitadidonna community– “Le protesi al silicone restano comunque migliori per l’aumento effettivo del seno ma, tiene a precisare il chirugo, “se sono di ottima qualità, robuste, con gel molto coesivo, meglio se di forma anatomica“.

Naturale non è sinonimo di sicuro.

“Con il lipofilling, il risultato è naturale e non restano cicatrici, ma l’aumento senza rischi è di una taglia, non di più“, spiga lo specialista.

“Molte donne sane potrebbero avere alcune cellule tumorali dormienti, ancora non invasive, che, magari, rimangono tali per anni o per sempre, oppure no”, chiarisce. Inoltre, “bisogna essere consapevoli che non si può prevedere, prima di due mesi dall’impianto, la quota di grasso che sopravvive nella nuova sede“. Potrebbe, quindi, essere necessaria una ripetizione, per raggiungere una misura definitiva, e non è certo che il risultato finale sia simmetrico. Per di più, sussistono due tipi di potenziali rischi.

I pericoli benigni – noti da tempo ai chirurghi – risultano proporzionali alla quantità di grasso inserito e alla zona del seno da riempire – che, se sbagliata, può produrre cisti, granulomi, macrocalcificazioni e deformazioni. I rischi sconosciuti – ovvero non ancora studiati -, invece, riguardano i lipofilling dove si concentrano volutamente fattori di crescita e cellule staminali potenziate.
“Dunque – conclude Riggio – per quanto riguarda un aumento evidente del seno, le protesi al silicone restano la miglior soluzione se sono di ottima qualità, robuste, con gel molto coesivo, meglio se di forma anatomica”.

Il lipofilling è stato sdoganato nel 2000 in America e, poi, in Europa. All’epoca, si prese a trattare con questo metodo esclusivamente le donne già operate di tumore, con un massimo di 100-200cc di grass – limite entro il quale non si correrebbero rischi. Dopo lo scandalo delle protesi PIP, tuttavia, la ricerca di soluzioni alternative in campo estetico è aumentata e questa tecnica si è diffusa.

• Medical Excellence.tv
• Universy.it – Lipofilling: la tecnica, se non correttamente eseguita, può interferire con la prevenzione dei tumori
• Newspedia.it – Lipofilling al seno, chirurgia plastica seno senza bisturi
• Quotidiano online di Parma
• Si vales bene
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