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I tumori benigni della cute e dei tessuti molli sottocutanei: quali sono e come si curano

Aprile 14, 2022
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Definita neoformazione cutanea è la crescita di un’alterazione sulla pelle, in superficie o in profondità nei tessuti molli.

Dove possono comparire questi tumori e quando vanno rimossi chirurgicamente da uno specialista in chirurgia plastica.

I tumori cutanei benigni: perché insorgono e le conseguenze

La formazione dei tumori della pelle è dovuta ad una crescita eccessiva di cellule, non compromettono tessuti e/o l’organismo.

A differenza delle cellule cancerogene (che danno origine ai tumori maligni) queste creano masse delimitate (che non cambiano nella forma e nei margini in modo irregolare e imprevedibile a volte) né si diffondono in altre parti del corpo (producendo metastasi come per i tumori maligni).

Per tumori dei tessuti molli si intendono quelle escrescenze benigne che si presentano sull’epidermide, derma o ipoderma (gli strati che compongono la cute).

I tumori benigni non devono destare preoccupazione nel paziente poiché non sono aggressivi e non comportano problematiche cliniche, se non quelle estetiche o al massimo funzionali (nel caso in cui limitano delle attività fisiologiche, come una lesione alla palpebra che ostruisce il campo visivo o delle labbra che può deformarne la forma).

Può capitare che questi tumori benigni provochino dolore in determinate posture, o possono causare sanguinamento o disagi. come nel caso di nevi di grandi dimensioni.

Si definiscono neoformazioni a volte dai vari colori (pigmentate) ed in rilievo che spesso non evolvono o presentano rischi.

Questi possono essere asportati da un chirurgo plastico in regime ambulatoriale.

Bisogna tener sempre distinti i tumori benigni dai nei melanocitari, propriamente detti nevi. Questi sono classificati a parte. Possono essere presenti dalla nascita o crescere a qualsiasi età. Sono nevi composti, dermici oppure giunzionali. Sono questi ultimi quelli da tenere osservati perché, fortunatamente solo in alcuni soggetti, possono degenerare in un melanoma in situ o, peggio, invasivo. Esistono altri nevi particolari ma di più raro riscontro.

Le varie tipologie di tumori benigni della cute

Tra le varie formazioni cutanee vi sono:

  • gli angiomi , sono delle lesioni benigne, che hanno origine dal tessuto vascolare, definita appunto neoformazione vascolare benigna o neoplasia benigna di origine mesodermica, un tumore fatto quindi di vasi sanguigni.

Questi vasi formano degli accumuli dal colore rosso, si presentano sulla pelle.

Questi possono comparire nei neonati (per poi scomparire dopo alcuni anni) o presentarsi come “nei rossi” in pazienti adulti in ogni punto del corpo.  Quelli presenti alla nascita sono da considerare malformazioni congenite.

Gli angiomi sono i più frequenti a carico dei tessuti molli sottocutanei, insorgono per cause genetiche come detto ma a volte si producono durante la gravidanza e frequentemente si riducono spontaneamente dopo il termine della gravidanza e sono indotti dalla stimolazione ormonale della donna.

  • lipomi sono delle “palline” contenenti grasso, causati da un eccessivo sviluppo delle cellule lipidiche che vengono circondate da capsule fibrose e non. Questi non danno sintomi ma, lasciati crescere,  sono spesso di grandi dimensioni, quindi antiestetici.

E’ un tumore benigno del tessuto adiposo, un accumulo di grasso che si sviluppa sotto la pelle o sotto la fascia e può variare di dimensioni da 1 a 15-20 cm.

Possono insorgere in varie parti del corpo e possono causare disturbi da compressione

  • Cheratosi o verruche seborroiche, si manifestano con chiazze circolari sulla pelle, a volte ovali di colore giallo-brunastro o marrone. Sono di piccole dimensioni, iniziano come delle lesioni piane (macule) che si inspessiscono in lesioni più in rilievo causando a volte possono causare prurito o sanguinamento.

E’ una condizione diffusa in età avanzata (dopo i 50 anni), la loro insorgenza è dovuta dalla proliferazione di cellule dell’epidermide, dalla familiarità e alcune tipologie di verruche seborroiche possono insorgere per l’esposizione prolungata ai raggi UV.

Non hanno una causa infettiva, non sono contagiose né trasmissibili. Può esserci una certa predisposizione familiare. Vanno distinti dai nevi verrucosi e dalle verruche volgari che hanno altra origine e caratteristiche.

  • Cheratosi solari o attiniche, si manifestano con chiazze circolari sulla pelle ma diversamente dalle seborroiche, si presentano inizialmente piane, di piccole dimensioni, ma con superficie ruvida e arrossata; successivamente possono presentarsi con squame di colore biancastro o con croste di colore bruno-rossastro. Queste lesioni restano piane e crescono molto lentamente. Alcune possono regredire aiutate dall’uso di creme specifiche e dalla protezione totale dai raggi solari mentre più della metà possono degenerare in carcinomi cutanei maligni, più spesso carcinomi squamo-cellulari in situ, non invasivi, e meno frequentemente invasivi, seppure a malignità ridotta rispetto ad altre neoplasie. Per tal motivo sono definite lesioni precancerose. Qui conta molta la prevenzione come per i nei.

La diagnosi di tumore cutaneo e la loro rimozione

A prescindere dalla loro natura, non bisogna mai sottovalutare i cambiamenti cutanei sul nostro corpo, affidandosi a medici preparati nel settore, che si preoccupano della salute della nostra pelle quali sono i dermatologi e i chirurghi plastici.

Lo specialista in chirurgia plastica ed estetica è una figura professionale che può aiutare il paziente che presenta neoformazioni benigne e vuole eliminarle. Diffidate dalle valutazioni di un chirurgo estetico che non si sia formato e abbia la specializzazione in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica o da chi mette in evidenza discutibili master in chirurgia plastica o estetica che non hanno nulla a che vedere con le specializzazioni.

Il medico si avvale per effettuare la diagnosi, sul tipo di tumore, sia dell’esperienza visiva che palpatoria, in altri casi specifici di ecografie.

L’ecografia è indicata per queste neoformazioni sottocutanee (cisti, lipomi, linfonodi etc.), in casi dubbi un bravo medico può consigliare al paziente di effettuare una biopsia.

Il paziente deve prestare attenzione con il passare del tempo della modificazione o comparsa di questi tumori.

I tumori cutanei benigni non richiedono trattamento, ma dopo un’accurata diagnosi il medico può valutare di eliminarli perché possano degenerare o per una scelta puramente estetica del paziente.

L’asportazione dei tumori benigni viene eseguita  attraverso un piccolo intervento, avviene in anestesia locale attraverso un’incisione e può durare dai 10 ai 30 minuti, è possibile che i punti possano rilasciare una cicatrice se la rimozione del tumore è più profonda.

Due altre tipologie di rimozione sono:

  • l’asportazione tangenziale (shaving), è rapida ed indolore, non richiede punti di sutura e non lascia cicatrici chirurgiche, il campione viene sempre sottoposto ad esame istologico.
  • La rimozione con laser avviene attraverso la vaporizzazione della formazione cutanea ed è sicura, indolore e veloce ma non consente l’esame istologico a scopo diagnostico e quindi non è consigliata in neoformazioni dubbio o sospette.

Per alcune tipologie di neoformazioni quali cheratosi seborroiche, dermatofibromi, nevi dermici, nevi verrucosi, la seconda tipologia di trattamento, la tecnica dello shaving, è la più adatta.

I chirurghi plastici sono degli specialisti nel settore della chirurgia cutanea, sono in grado di garantire interventi rapidi, dall’elevata radicalità, sicuri e con sempre meno cicatrici laddove possibile.

 

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