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I tumori maligni della cute e dei tessuti molli sottocutanei, non-melanomi

Giugno 13, 2022
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Tumori maligni della cute: come diagnosticarli e quali sono i tessuti molli? I vari tumori maligni sottocutanei, come curarli e prevenire la loro insorgenza?

I tessuti molli sottocutanei: caratteristiche

L’ipoderma o tela sottocutanea è quello strato che si trova sotto la pelle, sotto il derma, è la parte più interna che sta a contatto con muscoli ed organi sottostanti.

Questa zona è costituita da cellule piene di liquidi, trigliceridi, ed una rete di vasi arteriosi e venosi.

Il sottocute ha uno spessore che può variare, è un isolante e riserva di lipidi, favorisce la mobilità della pelle.

Con i tessuti molli si intendono le zone del corpo che si trovano più in superficie rispetto al sistema muscolare ed agli organi.

I tessuti molli riguardano il derma, l’epidermide, ed appunto l’ipoderma (gli strati cdi cui la cute è composta).

L’epidermide è formata da vari tipi di cellule:

  • i melanociti (produttori di melanina )
  • i cheratinociti (sono presenti nello strato più esterno della pelle, sono cellule squamose che si trasformano in tumore, il carcinoma spinocellulare)

I cheratinociti che si trovano nello strato più profondo sono cellule basali , da cui i tumori prenderanno il nome di carcinomi basocellulari , è considerato il più comune .

I tumori maligni della cute

Possono presentarsi sulla cute varie lesioni, dalle caratteristiche cliniche, patologiche ed evolutive.

Si presentano spesso con l’aspetto di piccoli noduli, ma possono variare in forma e dimensioni.

Alcune di queste possibili lesioni sia della cute che delle mucose sono precancerose e possono diventare maligne.

Una lesione precancerosa è un insieme di alterazioni che aumentano la probabilità di trasformazione di un tessuto da normale a maligno /lesione neoplastica.

I carcinomi della cute sono un gruppo di neoplasie che si presentano maggiormente nell’estremità cefalica, tra questi si escludono però i melanomi, sarcomi e linfomi.

I tumori cutanei non melanoma fanno riferimento a carcinomi spinocellulari (a cellule squamose) e basocellulari (o basaliomi).

Tra gli svariati tumori maligni dei tessuti molli sottocutanei vi sono:

  • Carcinoma a cellule di Merkel;
  • Malattia di Bowen (carcinoma spinocellulare intraepiteliale);
  • Malattia di Paget;
  • Fibroxantomi atipici (assimilabili a sarcoma a basso grado di malignità);
  • Tumore degli annessi;
  • Sarcoma di Kaposi;
  • Linfoma cutaneo

I tumori cutanei non melanomatosi sono molto diffusi.

Le cause dei tumori maligni dei tessuti molli cutanei e sottocutanei

I tumori maligni in questioni non si presentano (come tempo fa era pensato) solo in età avanzata, ma ormai anche in età giovanile, per svariati motivi e cause.

Questi tumori si presentano nelle parti del corpo più esposte al sole, viso, orecchie, spalle, cuoio capelluto, spesso più negli uomini che nelle donne.

Tra i fattori di rischio in cima alla lista vi sono i raggi solari, l’esposizione ai raggi UVA e UVB e le lampade solari che sono molto rischiosi per la pelle.

Altre cause scatenanti possono essere:

  • esposizione a radiazioni ionizzanti
  • anomalie genetiche
  • insufficienza del sistema immunitario
  • fumo di sigaretta
  • AIDS
  • pelle di carnagione molto chiara
  • trattamento per la psoriasi e i trapianti d’organo a rischio di rigetto

Ci si accorge della presenza di questi tumori maligni raramente, solo quando sono più visibili il paziente tende a preoccuparsene.

Tra i sintomi vi sono : il prurito, il dolore e/o sanguinamento. Tra i segni particolari: semplici macchie sulla pelle mai avute prima, ma anche:

  • lesioni cutanee che non guariscono dopo settimane o mesi
  • nodulazioni al di sotto di un cambiamento del colore della pelle

La diagnosi

Se ci si accorge di alcuni di questi cambiamenti cutanei  è opportuno valutare di farsi controllare da un medico che possa effettuare degli esami per capire la provenienza del tumore e come agire.

Il primo atto è rivolgersi a medici specialisti della pelle: dermatologi e chirurghi plastici.  I primi più a scopo preventivo, i secondi più a scopo curativo (di asportazione radicale della lesione sospetta)

Può essere effettuato un esame non invasivo, chiamato dermatoscopia o tecnica dell’epiluminescenza (attraverso cui si osservano in modo ingrandito le caratteristiche di una lesione piana)ed in seguito andrà a constatare la malignità del tumore con annessa biopsia.

Il medico valuterà inoltre la storia clinica del paziente e potrà consigliare il passo successivo per l’eliminazione del tumore, spesso viene consigliata la chirurgia.

Fortunatamente questi carcinomi possono essere asportati quando sono ancora localizzati e non hanno dato inizio a metastasi o non si sono diffusi.

E’ importante sottolineare come i carcinomi basocellulari crescano molto più lentamente degli altri e che, come pure tutti i carcinomi intraepiteliali (cosidetti in situ) vale a dire ancora “non invasivi”, non producono metastasi.

Al contrario i carcinomi spino cellulari possono dare metastasi, ma generalmente se asportati quando hanno piccole dimensioni e risultano poco invasivi all’esame istologico questa progressione in senso metastatico è scarsamente presente.

Asportazione di un tumore maligno del tessuto molle

La chirurgia è la scelta migliore per curare carcinomi basocellulari e spinocellulari e può condurre a una guarigione totale.

Solo questa metodica consente una radicalità oncologica.

L’intervento può essere sostenuto da un chirurgo plastico che adotterà una procedura in anestesia locale, quasi come asportare un nevo, oppure in sedazione o anestesia generale per casi più severi.

Il medico può valutare se asportare il tumore in modo superficiale ma soltanto in caso di lesioni precancerose quali le cheratosi attiniche o forme molto superficiali e in persone anziane o forme multiple ma solo esclusivamente per il carcinoma basocellulare di aspetto piano e sclerodermiforme.

In questi casi il courettage o shaving e l’elettroessicazione, questi vengono effettuati con l’utilizzo di un ago elettrico che distrugge le cellule, dopo aver raschiato la lesione. Questo consente di eseguire un esame istologico a scopo diagnostico e questo è un vantaggio.

Crioterapia e vaporizzazione sono procedure meno raccomandabili per i tumori maligni in generale, salvo casi particolari.

In casi di carcinomi bascellulari superficiali, multipli, in persone più anziane può avere una sua validità l’applicazione locale di creme citostatiche, che possono bloccare la crescita delle cellule tumorali dell’epidermide, a base di sostanza chemioterapiche come il 5-fluorouracile oppure di sostanze che stimolano la risposta di difesa immunitaria locale a combattere  il carcinoma basocellulare in modo più efficace di quanto il nostro organismo da solo riesca a fare.

Una terapia di ambito dermatologico che riscuote una buona percentuale di riuscita per casi di carcinomi piani multipli è la terapia fotodinamica la quale si basa sulla illuminazione delle lesioni su cui viene applicata una crema foto sensibilizzante che innesca una reazione nelle cellule malate dell’epidermide che conduce alla loro distruzione.

In altre situazioni, sussiste l’alternativa della chirurgia micrografica secondo Mohs per lesioni con infiltrazione dubbia dei tessuti molli sottostantiQuesta tecnica consente di asportare i tumori della pelle non melanocitici del viso, asportando il frammento di pelle che sarà stato ben delimitato.

Merita un discorso a parte il gruppo raro di tumori classificati come sarcomi dei tessuti molli, di cui il più frequente ma meno aggressivo è il dermatofibrosarcoma, i quali richiedono una asportazione molto più estesa rispetto ai carcinomi allo scopo di meglio garantirsi una guarigione locale a lungo termine, senza recidive.

Fonte: DOSSIER SALUTE – Pubblicato il 9 Giugno 2022

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