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DIARIO

ll blog del Dott. Egidio Riggio e le numerose interviste sugli innovativi interventi di chirurgia plastica rilasciate dal chirurgo


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Dicembre 5, 2023 Seno

La mastectomia, inevitabile per molte donne affrontando il cancro al seno, può portare a una perdita emotiva significativa. Tuttavia, c’è speranza e la possibilità di un “seno nuovo” attraverso la ricostruzione. In questo articolo troverai alcuni dettagli illuminanti sulla procedura e come essa possa aprire la strada a una rinascita completa.


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Giugno 7, 2023 Rassegna Stampa

La chirurgia plastica, oramai, non è più un tabù. Se ne parla sempre di più, è economicamente accessibile a tanti e, grazie a questi interventi mirati, è possibile migliorare moltissime parti del nostro corpo.

Molto spesso vengono fraintesi gli obiettivi di questa chirurgia, si pensa che ricorrere alla chirurgia estetica sia solo per velleità, per soddisfare un capriccio. Non è così e non dovrebbe essere questa la causa maggiore che spinge persone sane a sottoporsi a una operazione chirurgica, a subire tagli, rischi di complicazioni e convalescenze post-trattamento più o meno lunghe.

Spesso dei difetti fisici possono creare dei veri e propri disagi alla persona coinvolta. Per cui, nonostante sia di fondamentale importanza imparare ad amarsi, è anche altrettanto importante migliorarsi là dove il tuo corpo non è in grado di metterti a tuo agio.

All’interno di questo approfondimento però, non parleremo di specifici interventi chirurgici. Piuttosto, condivideremo con voi lettori i consigli che ci ha fornito il dottore: ovvero come gestire al meglio l’estate se, dapprima, abbiamo sostenuto degli interventi di chirurgia plastica.

La chirurgia estetica è sconsigliata durante l’estate?

Partiamo definendo un punto molto importante: la chirurgia estetica, fatta eccezione per qualche tipologia di intervento, non è sconsigliata durante i mesi caldi dell’anno. Se così fosse, nei Paesi più caldi ed afosi del mondo non sarebbe mai possibile effettuare alcun tipo di intervento.

Poi chiaramente sta a noi decidere se rimandare all’autunno successivo o meno.

Tuttavia però, se ci si sottopone ad un intervento di chirurgia estetica prima dell’inizio del caldo, sarà bene poi, attuare tutta una serie di accortezze durante il decorso post-operatorio.

Nulla di troppo impegnativo, certo, ma sarà bene seguire le regole suggerite dal proprio chirurgo estetico.

Gli interventi chirurgici che possono essere eseguiti anche prima dell’estate

Ti elenchiamo qui di seguito tutti quegli interventi che possono essere eseguiti in prossimità anche dell’estate o durante la stagione calda:

Il primissimo consiglio: attenzione all’esposizione solare

Il primissimo consiglio che ci fornisce il chirurgo è quello di porre molta attenzione circa l’esposizione solare.

L’esposizione solare ci fa bene, ma come per qualsiasi cosa, va fatta con criterio e con responsabilità. E questo dovrebbe avvenire indipendentemente se si è appena stati operati o meno.

Utilizzare una buona crema solare con SPF alto è fortemente consigliato. Quindi, prima di esporsi al sole sarà bene applicare la corretta quantità di crema solare sia sul viso e sia sul corpo.

Fai attenzione perché servono due prodotti: uno viso ed uno corpo. Quello viso, di norma, ha una texture più leggera e un assorbimento più rapido rispetto a quella del corpo.

Ricordati poi che la protezione solare non va applicata solo al mare! Deve essere utilizzata anche in città.

È anche importante non esporsi durante gli “orari di punta” quando ciò il sole scotta particolarmente. Prediligi la mattina presto o il tardo pomeriggio.

Il calore estivo, se eccessivo, potrebbe causare fastidio

Questo titoletto potrebbe sembrare un gioco di parole carino, in realtà però, non è così. Quando si ha da poco subito un’operazione chirurgica si tende a percepire il caldo, così come le alte temperature, in maniera molto più accentuata.

Addirittura, sembra quasi che il caldo aumenti quella sensazione di fastidio legato al post-operatorio.

Per cui, ciò che il medico suggerisce di fare è quello di evitare – almeno per i primissimi momenti – i luoghi eccessivamente affollati o troppo caldi.

Se ne hai la possibilità, prediligi ambienti freschi o l’aria condizionata (mai però eccessivamente alta).

Idratare la pelle è sempre fondamentale

Quando avrai il via libera dal medico chirurgo che ti segue, ricomincia ad utilizzare delle creme idratanti per il corpo. Mantenere la pelle elastica e adeguatamente idratata ti servirà molto: una pelle idratata “guarisce” con maggior facilità e, in questo modo, il rischio di ritrovarsi delle brutte cicatrici sarà quasi nullo.

Una pelle che ha subito una forte manipolazione ha la necessità di essere sempre elastica. Prediligi quindi delle texture molto leggere ed elastiche. Con il caldo le creme troppo ricche potrebbero risultare occlusive.

O, eventualmente, puoi usare anche degli olii. Ottimo è quello di mandorle dolci grazie alle sue proprietà cicatrizzanti.

L’aloe vera è anch’essa un ingrediente perfetto.

Un occhio di riguardo all’igiene

L’igiene personale, chiaramente, non dovrebbe mai venire meno, questo lo diamo per scontato.

Ad ogni modo, nella fattispecie di un post-operatorio di chirurgia, soprattutto se il caldo è alle porte, dovrai fare molta più attenzione.

Il caldo ci fa sudare molto e, questo significa, riscontrare una maggiore necessità di lavarsi. Tenere la pelle pulita nella zona trattata è dunque fondamentale al fine di guarire quanto prima.

Polvere, sudore e simili potrebbero causarti degli arrossamenti o non far cicatrizzare correttamente la pelle.

Se invece hai delle garze o dei cerotti, assicurati di cambiarli e di medicarti correttamente. Inoltre, ricordati di mantenere sempre, completamente asciutta, la porzione di pelle interessata


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Giugno 7, 2023 Rassegna Stampa

Hai mai sentito parlare di chirurgia intima femminile o di chirurgia intima maschile?

Forse se ne sente parlare molto poco rispetto invece ai più comuni interventi, ma ti garantiamo, non è solo una questione estetica.

Ci sono delle problematiche che vanno ben al di là dell’aspetto fisico. Molto spesso, quando un corpo presenta delle “anomalie”, il soggetto coinvolto – sia esso una donna o un uomo – può risentirne talmente tanto da diventare a tal punto un disagio vero e proprio.

E purtroppo, con un disagio che coinvolge inevitabilmente la nostra sfera psico-fisica non si convive affatto bene.

Non è solo una questione estetica

Se ti diciamo “chirurgia estetica”, cosa ti salta subito alla mente? Due seni floridi? Dei glutei sodi? Un addome scolpito?

Ecco, tutto questo non è sbagliato, assolutamente. La chirurgia estetica viene esercitata proprio per migliorare un corpo e per renderlo più armonioso.

Tuttavia però, non tutti coloro che si rivolgono ad un medico lo fanno solo per una questione, appunto, estetica. Molte volte, capita di vivere con estremo disagio una determinata area del proprio corpo e quindi, di conseguenza, si desidera intervenire al fine di vivere meglio.

Non dimentichiamoci, infatti, che un disagio può davvero renderci la vita impossibile. Quando ci specchiamo e notiamo qualcosa che ci crea del malessere diventa molto complesso poi gestire ogni giorno tale situazione.

La nostra salute mentaleche troppo spesso viene trascurata, è determinante. Se qualcosa ci mette angoscia, ci fa provare fastidio e non ci fa star bene con noi stessi, allora è davvero il caso di agire in tal senso.

La chirurgia intima femminile

La chirurgia intima femminile, branca della chirurgia plastica, viene eseguita per migliorare e modificare la forma dei genitali esterni.

Determinati disturbi possono, ad esempio, incidere molto anche nella vita intima della paziente causando, quindi, tutta una serie di problematiche (fisiche e psicologiche). Ma non solo: anche indossare un bikini diventa un problema.

Esistono svariate malformazioni genetiche congenite o, banalmente, durante il completamento dello sviluppo puberale qualcosa non ha seguito il suo naturale decorso. Ancora: ci sono casi in cui, dopo uno o più parti naturali, la paziente non è più riuscita a tornare com’era prima della gravidanza.

Insomma, la necessità di sottoporsi ad un intervento di chirurgia intima femminile può essere dettata da svariate motivazioni personali. E mai nessuna di queste deve essere concepita come “poco importante”. Sentirsi in armonia con il proprio corpo e con la sfera intima deve rappresentare una priorità e non una cosa di poco conto.

Del resto, a differenza di quanto si potrebbe pensare, la richiesta di tali interventi è in costante e continua crescita.

Le operazioni che possono essere eseguite sui genitali femminili sono principalmente le seguenti:

·       imenoplastica,

(riparazione dell’imene)

·       labioplastica di riduzione per l’ipertrofia delle piccole labbra,

(malformazione congenita delle piccole labbra della vagina)

·       labioplastica di aumento, per l’ispessimento delle grandi labbra che, dopo gravidanza, dimagramento e invecchiamento, si atrofizzano)

·       liposuzione Monte di Venere  per ridurre l’eccesso di adipe nelle vicinanze del pube e delle grandi labbra

·       vaginoplastica,

(ringiovanimento della vagina a causa di una eccessiva lassità dei muscoli vaginali)

La chirurgia intima maschile

La chirurgia intima, però, non riguarda solo il mondo femminile. Anche quello maschile può riscontrare la necessità di dover chiedere aiuto al proprio chirurgo.

Le motivazioni sono proprio le stesse di quelle femminili: psicologiche, ritrovare una serenità intima o disagio.

Generalmente, l’intervento più richiesto riguarda l’allargamento o l’ingrossamento del pene.

Per lavorare sul diametro e sull’aumento di quest’ultimo, è possibile agire mediante due metodiche differenti: o con un filler a base di acido ialuronico o chirurgicamente.

Se si sceglie di procedere utilizzando l’acido ialuronico sarà necessario inserire un ago cannula sotto la pelle per poi iniettare una o più siringhe (sarà a discrezione del medico chirurgo) contenente la sostanza. Il volume può aumentare di massimo tre centimetri.

Questo trattamento estetico viene eseguito in un’unica soluzione ma anche in più momenti. Sarà il medico a suggerire la soluzione migliore per te.

Il post trattamento non è assolutamente impegnativo. Non rimane alcun tipo di segno e si può tornare subito alla propria quotidianità. L’unica eccezione la si deve fare per lo sport e per l’attività sessuale: entrambe possono essere riprese dopo circa tre settimane.

Tieni però presente una cosa molto importante: questo trattamento non è definitivo. Funziona proprio come il filler per le labbra: si riassorbe autonomamente e può essere ripetuto nel tempo.

In questo caso, la sua durata è di circa 12 mesi, massimo 18.

Poi, chiaramente, è sempre tutto molto soggettivo.

L’aumento chirurgico del pene

Altra situazione invece, se si sceglie l’aumento chirurgico del pene. In questo caso, questo intervento viene eseguito mediante la tecnica del lipofilling (trapianto del tessuto adiposo prelevato da altre zone del corpo) o con il posizionamento di matrici dermiche. Quest’ultima metodica però, viene scelta con minor frequenza.

Il post-operatorio prevede almeno due giorni di riposo, dopodiché, è possibile ritornare alla propria normalità. Per quanto concerne invece l’attività sportiva e sessuale, si consiglia di aspettare almeno quattro settimane. In alcuni casi, anche sei.

Altri interventi legati alla chirurgia intima maschile possono essere:

  • allungamento del pene,
  • correzione della fimosi e circoncisione,
  • correzione della curvatura del pene,

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Giugno 7, 2023 Rassegna Stampa

Asimmetrie, imperfezioni e seno calante: questo è un problema a cui il mondo femminile si interfaccia spesso. Con il tempo il seno può perdere elasticità o abbassarsi a causa dell’età, per via di gravidanze o a motivo di cambiamenti nel proprio peso corporeo.

Per ovviare a questo problema alcune donne si sono rivolte alla chirurgia estetica, sottoponendosi al lifting del seno.

Se questo è il tuo caso e stai pensando anche tu di apportare un miglioramento alla figura del tuo seno, vorrai senz’altro considerare quali sono i pro e i contro, i benefici e i fattori di rischio di un lifting al seno.

Questo articolo è stato scritto con lo scopo di aiutarti a prendere una decisione consapevole, ti auguriamo una buona lettura!

Lifting del seno: cos’è

Il lifting del seno è un intervento chirurgico che prende il nome di mastopessi. Esso apporta dei miglioramenti nella forma e nell’aspetto del seno nei seguenti modi:

  • Solleva il seno;
  • Riduce le asimmetrie, rendendo i seni più simmetrici;
  • Ridimensiona l’areola (area pigmentata intorno al capezzolo);
  • Rimuove la pelle in eccesso;
  • Rimodella il tuo seno, donando un aspetto più arrotondato;
  • Compatta  il tessuto mammario per sostenere meglio i capezzoli e le areole.

Perché sottoporsi a un lifting del seno?

Il seno delle donne è soggetto a invecchiamento, di conseguenza il suo aspetto giovanile può perdersi nel tempo. Può succedere che diventi più flaccido e quindi cadente, si allunghi e si abbassi.

L’invecchiamento purtroppo non è l’unica causa che porta a questo peggioramento del seno. Cos’altro incide? Altre possibili cause potrebbero essere:

  • Gravidanza;
  • Allattamento al seno;
  • Predisposizione genetica
  • Perdita di peso eccessiva.

La mastopessi può rendere il tuo seno più sodo e più giovane. Un lifting del seno può anche correggere imperfezioni quali:

  • Areole rivolte verso il basso;
  • Capezzoli che puntano in direzioni diverse;
  • Seni malformati o asimmetrici per la forma.

Una procedura di sollevamento del seno cambierà le dimensioni del mio seno?

No, un lifting del seno, una mastopessi non cambierà le tue dimensioni. Se lo si vuole ingrandire, o al contrario rendere più piccolo, è necessario sottoporsi ad altri interventi chirurgici, ad esempio la mastoplastica riduttiva. Puoi prendere in considerazione anche l’applicazione delle protesi per aumentare la dimensione del seno.

Come ci si prepara al lifting del seno?

Se pensi che dall’oggi al domani potrai prepararti all’intervento, non è proprio così. Perché? Ebbene, prima di sottoporti a un lifting del seno, dovrai parlare con il tuo chirurgo plastico di importanti aspetti e fattori. Tra questi ci sono quelli riportati nella lista seguente:

  • Gli obiettivi che vuoi perseguire con la mastopessi;
  • La tua storia medica (comprese condizioni di salute, allergie, precedenti interventi chirurgici e risultati della mammografia);
  • Se tu (o in famiglia) hai avuto problemi di cancro al seno;
  • Tutti i farmaci che stai assumendo, inclusi fluidificanti del sangue, vitamine e farmaci da banco;
  • Uso di alcol, tabacco o droghe ricreative.

Successivamente a questa analisi, il chirurgo esaminerà e misurerà il tuo seno. Disegnerà sull’area con un pennarello o una penna e poi scatterà delle foto, rivedendo le tue opzioni per la mastopessi. Dopodiché ti parlerà dei metodi di anestesia per controllare il dolore, e discuterete insieme  dei possibili rischi della chirurgia.

Se hai tutte le carte in regole per il lifting del seno, il team del tuo chirurgo ti chiederà di firmare un modulo di consenso. Ricorda che firmandolo, dai il permesso al tuo chirurgo di eseguire la procedura e accetti inoltre di comprendere i rischi della procedura e di avere aspettative realistiche.

Prima dell’intervento il chirurgo plastico potrebbe chiederti di:

  • Sottoporti ad analisi del sangue;
  • Fare una mammografia;
  • Smettere di fumare e fare utilizzo di tabacco;
  • Interrompere l’assunzione di determinati tipi di farmaci.

Dove si effettuano interventi chirurgici al seno, e quanto durano?

La maggior parte dei lifting al seno vengono effettuati in idonee strutture sanitarie chirurgiche. L’intervento può richiedere una o più ore, solitamente due.

Molto dipende da quanto lavoro deve svolgere il chirurgo plastico.

Quanto costa un lifting del seno?

A questo punto, sarai già giunta alle tue conclusioni e vorrai considerare l’idea di sottoporti a un lifting del seno. Ciò che ti rimane da sapere è quanto ti verrà a costare.  Ciò dipende molto dal chirurgo plastico a cui ti rivolgerai. Ti consigliamo di verificare con il medico il tuo piano assicurativo, sebbene la maggior parte dei piani assicurativi non copre i costi della chirurgia estetica.

Rischi e benefici del lifting al seno

risultati sono immediati  con un seno che sembrerà più sodo, più giovanile e bello. Inoltre ci sono molte persone che dopo essersi sottoposte al lifting del seno riferiscono che i loro reggiseni e vestiti si adattano meglio.

Quali sono però i rischi o le complicanze di una procedura di sollevamento del seno?

Un lifting del seno è una procedura chirurgica, quindi comporta rischi e possibili complicazioni, tra cui:

  • Asimmetria del seno (non sembrano uguali);
  • Sanguinamento o coaguli di sangue;
  • Cambiamenti di sensibilità, come intorpidimento della pelle del seno, dei capezzoli o delle areole. Inoltre, i capezzoli e le areole a sinistra e destra possono sembrare diversi;
  • Complicazioni da anestesia, come nausea, vomito o difficoltà a svegliarsi;
  • Danni a nervi, vasi sanguigni, muscoli o organi;
  • Ematoma (una sacca di sangue sotto la pelle), che potrebbe dover essere drenato;
  • Incapacità di allattare (allattamento al seno) in futuro;
  • Incisioni che non guariscono correttamente;
  • Infezione;
  • Perdita di capezzolo o areola;
  • Dolore o gonfiore che dura più a lungo del previsto;
  • Risultati che per forma e simmetria potrebbero richiedere un intervento chirurgico di follow-up;
  • Cicatrici ipertrofiche o atrofiche, smagliature e ipo/iperpigmentazione della pelle.

Post lifting del seno: quando chiamare il medico

È importante contattare il proprio chirurgo o lo studio dove si è svolta l’operazione quando sorgono le seguenti condizioni nell’immediato post-operatorio:

  • Una delle mammelle diventa rossa, calda, gonfia o dolente;
  • È presente sanguinamento, drenaggio, arrossamento o gonfiore nel sito di incisione;
  • Dolore al petto;
  • Vertigini;
  • Febbre superiore a 38 gradi;
  • Forte dolore non supportato dalla terapia medica in corso;
  • Nausea o vomito.

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Novembre 11, 2022 News

Il lifting delle braccia è un intervento di chirurgia estetica per migliorare l’aspetto della parte inferiore delle braccia.

Durante il lifting delle braccia, noto anche come brachioplastica, la pelle e il grasso in eccesso vengono rimossi tra l’ascella e il gomito. La pelle rimanente viene riposizionata sui nuovi contorni riposizionati per creare un aspetto più tonico.

Con l’avanzare dell’età, la pelle della parte superiore delle braccia si modifica, rilassandosi e diventando flaccida. Anche una significativa perdita di peso può causare l’abbassamento della parte inferiore della parte superiore delle braccia. L’esercizio fisico può rafforzare e migliorare il tono muscolare della parte superiore delle braccia, ma non può risolvere il problema della pelle in eccesso che ha perso elasticità.

Se la parte inferiore delle braccia è cadente, si può scegliere di sottoporsi a un lifting delle braccia, che può migliorare la vostra immagine corporea.

Il lifting delle braccia comporta vari rischi, tra cui:

  • Cicatrici. Le cicatrici dell’incisione di un lifting del braccio sono permanenti, ma di solito sono posizionate in aree non facilmente visibili. Raramente, le incisioni possono provocare cicatrici rosse e in rilievo. Per migliorare l’aspetto delle cicatrici si possono utilizzare iniezioni di farmaci corticosteroidi o altri trattamenti;
  • Asimmetria nella forma delle braccia. Ciò potrebbe verificarsi a causa di cambiamenti durante il processo di guarigione. Inoltre, anche se il chirurgo cercherà di far apparire le braccia il più possibile simmetriche, una simmetria perfetta non è possibile;
  • Cambiamenti nella sensazione della pelle. Durante il lifting delle braccia, il riposizionamento dei tessuti del braccio può influire sui nervi sensoriali superficiali. È probabile che si avverta un temporaneo intorpidimento;
  • Problemi con i punti di sutura. I punti di sutura utilizzati per fissare la nuova forma del braccio potrebbero raggiungere la superficie della pelle e dover essere rimossi. Ciò può causare un’infiammazione della pelle interessata. Di conseguenza, potrebbe essere necessario un ulteriore intervento chirurgico.

Come qualsiasi altro tipo di intervento chirurgico importante, il lifting delle braccia comporta il rischio di emorragie, infezioni e reazioni avverse all’anestesia.

Il lifting delle braccia non è adatto a tutti. Il medico potrebbe sconsigliare il lifting delle braccia se:

  • Siete in forte sovrappeso;
  • Avete frequenti variazioni di peso;
  • Avete una condizione medica che interferisce con la guarigione delle ferite;
  • Siete fumatori.

Come ci si prepara

All’inizio, il paziente parlerà con un chirurgo plastico dell’intervento di lifting delle braccia. Durante la prima visita, il chirurgo plastico probabilmente:

  • Esaminerà la vostra anamnesi. Siate pronti a rispondere a domande sulle condizioni mediche attuali e passate. Parlerà di tutti i farmaci che state assumendo o che avete assunto di recente, compresi i farmaci da banco e gli integratori a base di erbe, nonché di eventuali interventi chirurgici subiti;
  • Eseguire un esame fisico. Per determinare le opzioni di trattamento, il medico esaminerà la parte inferiore della parte superiore delle braccia. Il medico scatterà anche delle foto delle braccia per la vostra cartella clinica;
  • Discutere le proprie aspettative. Spiegate perché desiderate un lifting delle braccia e cosa sperate in termini di aspetto dopo l’intervento. Assicuratevi di aver compreso i benefici e i rischi, comprese le cicatrici.

Se fate uso di tabacco, smettete!

Il fumo riduce il flusso sanguigno nella pelle e può rallentare il processo di guarigione. Se fumate, il medico vi consiglierà di smettere di fumare prima dell’intervento e durante il recupero. Alcuni medici non eseguono l’intervento se si fuma ancora, perché il rischio di complicazioni è più elevato.

Cosa ci si può aspettare dal lifting alle braccia

Il lifting delle braccia può essere eseguito in ospedale o in una struttura chirurgica ambulatoriale.

A volte l’intervento viene eseguito con sedazione e anestesia locale, che anestetizza solo una parte del corpo. In altri casi è consigliata l’anestesia generale, che rende incoscienti.

Prima dell’intervento

Evitare alcuni farmaci. Probabilmente dovrete evitare di assumere aspirina, farmaci antinfiammatori integratori a base di erbe, che possono aumentare il sanguinamento.

Organizzare un aiuto durante il recupero. Organizzate una persona che vi accompagni a casa dopo l’intervento e che stia con voi durante la convalescenza.

Durante l’intervento

Il chirurgo plastico praticherà delle incisioni sulla parte inferiore delle braccia. La lunghezza e l’andamento delle incisioni dipendono dalla quantità di pelle da rimuovere.

Dopo aver praticato le incisioni, il chirurgo plastico stringerà i tessuti sottostanti e li fisserà con punti di sutura. Potrebbe anche utilizzare una tecnica di aspirazione per rimuovere il grasso (liposuzione).

La pelle verrà poi drappeggiata sui nuovi contorni e la pelle in eccesso verrà rimossa. Per chiudere le incisioni verranno utilizzati punti di sutura o nastro chirurgico.

Dopo l’intervento di lifting alle braccia

Dopo il lifting delle braccia, le incisioni saranno coperte da bende. Le braccia saranno avvolte da bende elastiche per ridurre al minimo il gonfiore. Potrebbero essere inseriti dei piccoli tubi nelle braccia per drenare il sangue o il liquido in eccesso.

Probabilmente vedrete qualcuno dell’équipe di chirurgia plastica entro un giorno o due dal lifting delle braccia. Questi potrà rimuovere le bende e l’eventuale tubo di drenaggio. Alcuni chirurghi plastici possono far indossare una guaina compressiva per alcune settimane per contenere il gonfiore.

Nei primi giorni dopo il lifting delle braccia:

  • Evitare di sollevare le braccia al di sopra del livello delle spalle per tre o quattro settimane;
  • Evitare attività fisiche e sportive con le braccia che potrebbero allungare le incisioni per quattro-otto settimane dopo l’intervento;
  • Assumete gli antidolorifici necessari e utilizzate antibiotici topici o orali come indicato per prevenire le infezioni della ferita;
  • Parlate con il vostro medico di quando o se i punti di sutura verranno rimossi. Alcuni punti si dissolvono da soli. Altri devono essere rimossi nello studio medico nelle settimane successive all’intervento.

Risultati

Rimuovendo la pelle lassa, il lifting delle braccia può conferire un aspetto più tonico alla parte superiore delle braccia.

I risultati del lifting delle braccia sono in genere duraturi. Tuttavia, è bene ricordare che la pelle perde naturalmente tonicità con l’avanzare dell’età e può verificarsi un certo rilassamento. Mantenere un peso stabile e sano può aiutare a mantenere i risultati ottenuti.

 

Fonte: DOSSIER SALUTE – Pubblicato il 1 Novembre 2022


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Novembre 11, 2022 News

Cosa fa invecchiare la pelle, come prevenire il fotoinvecchiamento e quali sono i trattamenti anti-aging più all’avanguardia e consigliati dal chirurgo plastico.

La pelle invecchia, perchè?

Chiamasi invecchiamento cutaneo, è quel fenomeno che si presenta dopo i 25 anni di età.

L’invecchiamento si diffonde in tutti gli strati della pelle ed i segni sono visibili,soprattutto sul volto, causando:

  • rughette sottili
  • perdita di tono/luminosità
  • perdita di elasticità
  • perdita di volume

Sono molti i motivi che causano l’invecchiamento della pelle, alcuni non si possono prevenire, ma certamente curare e tenere sotto controllo.

L’invecchiamento è quindi un processo fisiologico normale a cui tutti andiamo incontro (presto o tardi), ma l’avanzare del tempo non è la sola ed unica causa, gli inestetismi cutanei e la formazione delle rughe sono causate da diversi fattori.

I fattori scatenanti dell’invecchiamento della cute possono essere sia il nostro patrimonio genetico che fattori esterni ed ambientali, ma anche l’etnia ed il tipo di pelle.

E’ risaputo, infatti, che una pelle sensibile è maggiormente incline alla presenza di rughe in età giovanile, come anche l’etnia può influire sulla pelle, gli asiatici ad esempio tendono ad avere un colorito non uniforme.

Cosa succede alla pelle con il tempo?

Lo strato intermedio della pelle, il derma ed i fibroblasti cominciano a scarseggiare, ed il collagene a ridursi così come le fibre elastiche e tutti quegli elementi utili alla pelle per restare elastica e turgida.

Nello strato più in superficie della pelle, quello visibile con gli occhi, l’epidermide perde le sue cellule così da assottigliarsi sempre più.

Anche le cellule produttrici di melanina diminuiscono (i melanociti), così da causare sensibilità cutanea ai raggi solari ed essere più pericolosa l’esposizione ad essi.

L’invecchiamento cutaneo però, come già anticipato, è anche causato da alcuni fattori causati da noi stessi, come:

  • il fumo di sigaretta
  • l’eccessivo consumo di alcool
  • l’alimentazione errata
  • l’esposizione a sostanze nocive
  • gli agenti atmosferici
  • l’esposizione ai raggi UV

Quest’ultima causa il fotoinvecchiamento, il cosiddetto photoaging , l’invecchiamento cutaneo intrinseco che più danneggia la pelle esposta troppo al sole.

Il fotoinvecchiamento

Il photoaging può essere considerato un tipo di invecchiamento precoce ed assolutamente non fisiologicamente naturale, questo inoltre ha un’evoluzione più rapida rispetto ad altri fattori di invecchiamento.

Che il sole invecchia la pelle è un dato scientificamente dimostrato, si parla dunque di danni cronici che causano alterazioni a livello di DNA cellulare per azione dei radicali liberi.

Le radiazioni solari danneggiano il collagene, fanno comparire le rughe e creano lassità cutanea.

Il photoaging ha la sua massima visibilità intorno ai 45 anni di età ed in forma peggiore ai 60.

E’ importante quindi che chi si espone per motivi di lavoro , ad esempio, si cauteli dai raggi UV, per evitare anche scottature, arrossamenti e macchie solari.

Se ci si espone al sole per ore prolungate (peggio se in quelle più calde, dalle 10 alle 14 del mattino), è necessario usare cappelli o visiere, applicare le dovute protezioni solari con filtro adatto.

Il sole è un buon alleato per la produzione di Vitamina D, utile per le ossa, soprattutto in età avanzata, ma bisogna sapersi esporre con cautela.

I raggi solari, quindi, non sono pericolosi solo in estate, quando si va in vacanza e si sta molte ore stesi ad abbronzarsi, ma durante tutto l’anno.

I raggi ultravioletti infatti si classificano in raggi UVB e UVA, i primi sono più pericolosi, più intensi ma meno frequenti (in estate sono in maggiori quantità), i raggi UVA invece sono presenti tutto l’anno e sono responsabili dei radicali liberi e dei vari danni alla pelle.

Il ruolo della prevenzione secondaria nell’anti-aging

La prevenzione primaria è importantissima, ma dai 30 anni in poi bisogna pensare alla prevenzione secondaria, a quei trattamenti medici  biologicidelicati, che aiutano la pelle a rinnovarsi e ripararsi.

La biostimolazione avviene attraverso l’iniezione periodica di sostanze nutrienti e idratanti per la pelle quali:

  • acido ialuronico,
  • minerali,
  • vitamine,
  • antiossidanti.

Una vera biorigenerazione è però possibile attraverso l’iniezione nel derma di nucleotidi (molecole base del DNA) oppure attraverso il PRP, i quali stimolano la ricrescita cellulare e la ristrutturazione del derma.

In vista anche di prevenzione e cura delle rughe dovute alla dinamica di espressione del nostro viso è molto utile la periodica iniezione di tossina botulinica per contrastare le rughe della fronte e le note zampe di gallina.

Esiste anche il mesobotox per aiutare soprattutto le pelli più grasse a rendere più distesa, levigata e liscia la pelle.

Se la prevenzione non basta, occorre affidarsi alle procedure anti-aging

Altri trattamenti non chirurgici consigliati nella cura globale dell’anti-aging ma non sostitutivi dei primi (più naturali) sono:

  • Peeling chimico
  • Dermoabrasione e microdermoabrasione
  • Laser resurfacing della pelle
  • Iniezioni di Botox
  • Filler dermici
  • Fili riassorbibili in PDO, di bisotimolazione e di trazione.

Il peeling chimico è quella procedura per l’anti-aging che prevede l’applicazione sulla
zona da trattare di prodotti chimici che distruggono l’epidermide danno la
possibilità al tessuto di rigenerarsi. La pelle apparirà più levigata.

La dermoabrasione è quella procedura che leviga la pelle con uno
strumento, a differenza della microdermoabrasione che si utilizza sulle
macchie scure spruzzando cristalli che esfoliano la pelle.

laser vengono utilizzati per rimuovere degli strati di pelle, questa
procedura avviene come uno scanner e la differenza rispetto alle altre è
la guarigione più lenta.

filler dermici (a base di acido ialuronico) e le iniezioni di Botox
sono dei trattamenti temporanei, il chirurgo estetico procede iniettando le
sostanze per trattare le linee, le rughe e levigare la pelle.

Tra i trattamenti chirurgici per l’anti-aging più in voga nell’ eliminare i difetti
dell’epidermide vi sono il Lifting del viso , delle sopracciglia e la
chirurgia estetica intorno agli occhi.

 

Fonte: DOSSIER SALUTE – Pubblicato il 19 Ottobre 2022


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Giugno 13, 2022 Rassegna Stampa

Tumori maligni della cute: come diagnosticarli e quali sono i tessuti molli? I vari tumori maligni sottocutanei, come curarli e prevenire la loro insorgenza?

I tessuti molli sottocutanei: caratteristiche

L’ipoderma o tela sottocutanea è quello strato che si trova sotto la pelle, sotto il derma, è la parte più interna che sta a contatto con muscoli ed organi sottostanti.

Questa zona è costituita da cellule piene di liquidi, trigliceridi, ed una rete di vasi arteriosi e venosi.

Il sottocute ha uno spessore che può variare, è un isolante e riserva di lipidi, favorisce la mobilità della pelle.

Con i tessuti molli si intendono le zone del corpo che si trovano più in superficie rispetto al sistema muscolare ed agli organi.

I tessuti molli riguardano il derma, l’epidermide, ed appunto l’ipoderma (gli strati cdi cui la cute è composta).

L’epidermide è formata da vari tipi di cellule:

  • i melanociti (produttori di melanina )
  • i cheratinociti (sono presenti nello strato più esterno della pelle, sono cellule squamose che si trasformano in tumore, il carcinoma spinocellulare)

I cheratinociti che si trovano nello strato più profondo sono cellule basali , da cui i tumori prenderanno il nome di carcinomi basocellulari , è considerato il più comune .

I tumori maligni della cute

Possono presentarsi sulla cute varie lesioni, dalle caratteristiche cliniche, patologiche ed evolutive.

Si presentano spesso con l’aspetto di piccoli noduli, ma possono variare in forma e dimensioni.

Alcune di queste possibili lesioni sia della cute che delle mucose sono precancerose e possono diventare maligne.

Una lesione precancerosa è un insieme di alterazioni che aumentano la probabilità di trasformazione di un tessuto da normale a maligno /lesione neoplastica.

I carcinomi della cute sono un gruppo di neoplasie che si presentano maggiormente nell’estremità cefalica, tra questi si escludono però i melanomi, sarcomi e linfomi.

I tumori cutanei non melanoma fanno riferimento a carcinomi spinocellulari (a cellule squamose) e basocellulari (o basaliomi).

Tra gli svariati tumori maligni dei tessuti molli sottocutanei vi sono:

  • Carcinoma a cellule di Merkel;
  • Malattia di Bowen (carcinoma spinocellulare intraepiteliale);
  • Malattia di Paget;
  • Fibroxantomi atipici (assimilabili a sarcoma a basso grado di malignità);
  • Tumore degli annessi;
  • Sarcoma di Kaposi;
  • Linfoma cutaneo

I tumori cutanei non melanomatosi sono molto diffusi.

Le cause dei tumori maligni dei tessuti molli cutanei e sottocutanei

I tumori maligni in questioni non si presentano (come tempo fa era pensato) solo in età avanzata, ma ormai anche in età giovanile, per svariati motivi e cause.

Questi tumori si presentano nelle parti del corpo più esposte al sole, viso, orecchie, spalle, cuoio capelluto, spesso più negli uomini che nelle donne.

Tra i fattori di rischio in cima alla lista vi sono i raggi solari, l’esposizione ai raggi UVA e UVB e le lampade solari che sono molto rischiosi per la pelle.

Altre cause scatenanti possono essere:

  • esposizione a radiazioni ionizzanti
  • anomalie genetiche
  • insufficienza del sistema immunitario
  • fumo di sigaretta
  • AIDS
  • pelle di carnagione molto chiara
  • trattamento per la psoriasi e i trapianti d’organo a rischio di rigetto

Ci si accorge della presenza di questi tumori maligni raramente, solo quando sono più visibili il paziente tende a preoccuparsene.

Tra i sintomi vi sono : il prurito, il dolore e/o sanguinamento. Tra i segni particolari: semplici macchie sulla pelle mai avute prima, ma anche:

  • lesioni cutanee che non guariscono dopo settimane o mesi
  • nodulazioni al di sotto di un cambiamento del colore della pelle

La diagnosi

Se ci si accorge di alcuni di questi cambiamenti cutanei  è opportuno valutare di farsi controllare da un medico che possa effettuare degli esami per capire la provenienza del tumore e come agire.

Il primo atto è rivolgersi a medici specialisti della pelle: dermatologi e chirurghi plastici.  I primi più a scopo preventivo, i secondi più a scopo curativo (di asportazione radicale della lesione sospetta)

Può essere effettuato un esame non invasivo, chiamato dermatoscopia o tecnica dell’epiluminescenza (attraverso cui si osservano in modo ingrandito le caratteristiche di una lesione piana)ed in seguito andrà a constatare la malignità del tumore con annessa biopsia.

Il medico valuterà inoltre la storia clinica del paziente e potrà consigliare il passo successivo per l’eliminazione del tumore, spesso viene consigliata la chirurgia.

Fortunatamente questi carcinomi possono essere asportati quando sono ancora localizzati e non hanno dato inizio a metastasi o non si sono diffusi.

E’ importante sottolineare come i carcinomi basocellulari crescano molto più lentamente degli altri e che, come pure tutti i carcinomi intraepiteliali (cosidetti in situ) vale a dire ancora “non invasivi”, non producono metastasi.

Al contrario i carcinomi spino cellulari possono dare metastasi, ma generalmente se asportati quando hanno piccole dimensioni e risultano poco invasivi all’esame istologico questa progressione in senso metastatico è scarsamente presente.

Asportazione di un tumore maligno del tessuto molle

La chirurgia è la scelta migliore per curare carcinomi basocellulari e spinocellulari e può condurre a una guarigione totale.

Solo questa metodica consente una radicalità oncologica.

L’intervento può essere sostenuto da un chirurgo plastico che adotterà una procedura in anestesia locale, quasi come asportare un nevo, oppure in sedazione o anestesia generale per casi più severi.

Il medico può valutare se asportare il tumore in modo superficiale ma soltanto in caso di lesioni precancerose quali le cheratosi attiniche o forme molto superficiali e in persone anziane o forme multiple ma solo esclusivamente per il carcinoma basocellulare di aspetto piano e sclerodermiforme.

In questi casi il courettage o shaving e l’elettroessicazione, questi vengono effettuati con l’utilizzo di un ago elettrico che distrugge le cellule, dopo aver raschiato la lesione. Questo consente di eseguire un esame istologico a scopo diagnostico e questo è un vantaggio.

Crioterapia e vaporizzazione sono procedure meno raccomandabili per i tumori maligni in generale, salvo casi particolari.

In casi di carcinomi bascellulari superficiali, multipli, in persone più anziane può avere una sua validità l’applicazione locale di creme citostatiche, che possono bloccare la crescita delle cellule tumorali dell’epidermide, a base di sostanza chemioterapiche come il 5-fluorouracile oppure di sostanze che stimolano la risposta di difesa immunitaria locale a combattere  il carcinoma basocellulare in modo più efficace di quanto il nostro organismo da solo riesca a fare.

Una terapia di ambito dermatologico che riscuote una buona percentuale di riuscita per casi di carcinomi piani multipli è la terapia fotodinamica la quale si basa sulla illuminazione delle lesioni su cui viene applicata una crema foto sensibilizzante che innesca una reazione nelle cellule malate dell’epidermide che conduce alla loro distruzione.

In altre situazioni, sussiste l’alternativa della chirurgia micrografica secondo Mohs per lesioni con infiltrazione dubbia dei tessuti molli sottostantiQuesta tecnica consente di asportare i tumori della pelle non melanocitici del viso, asportando il frammento di pelle che sarà stato ben delimitato.

Merita un discorso a parte il gruppo raro di tumori classificati come sarcomi dei tessuti molli, di cui il più frequente ma meno aggressivo è il dermatofibrosarcoma, i quali richiedono una asportazione molto più estesa rispetto ai carcinomi allo scopo di meglio garantirsi una guarigione locale a lungo termine, senza recidive.

Fonte: DOSSIER SALUTE – Pubblicato il 9 Giugno 2022


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